Per formulare la diagnosi di distorsione al ginocchio il medico avrà bisogno di sapere esattamente:
il tipo di movimento che ha generato la distorsione;
se durante il trauma è stato avvertito un “clack” all’interno del ginocchio (in tal caso è probabile che si tratti di una rottura completa del crociato);
se e dopo quanto tempo è insorto il gonfiore (nelle distorsioni di primo grado il gonfiore è poco accentuato);
se il dolore è stato avvertito immediatamente dopo la distorsione (una limitazione importante del movimento può insorgere anche dopo un paio di giorni dal trauma);
se dopo il trauma distorsivo il ginocchio è sopraggiunta una instabilità tale da impedire di stare in piedi o di camminare
Ulteriori indagini cliniche prevedono il confronto con l’articolazione sana e la palpazione per apprezzare eventuali segni di deformità, gonfiore, presenza di liquido. Il medico ha inoltre a disposizione numerosi test diagnostici che valutano il grado di stabilità dell’articolazione e permettono di confermare la diagnosi (test del cassetto anteriore/posteriore, Pivot shift ecc.).
Solitamente tutte queste manovre vengono effettuate dopo qualche giorno dalla rottura, a ginocchio sgonfio. Durante la fase acuta del trauma sono infatti molto dolorose e vengono pertanto rifiutate dal paziente.
Un accurato controllo radiografico del ginocchio va sempre effettuato in caso di trauma severo per escludere fratture.
Nei casi particolarmente gravi o incerti si può ricorrere ad una risonanza magnetica nucleare, che evidenzierà con precisione l’entità della lesione, la sua sede e la presenza di complicanze.
Prevenzione della distorsione ginocchio
La prevenzione delle lesioni ligamentose (distorsione al ginocchio) è molto simile a quella delle lesioni tendinee. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, le distorsioni sono causate da incidenti e questi non prevedibili. E’ però possibile contribuire a ridurre il rischio di lesioni spontanee seguendo alcune semplici regole:
Eseguire un adeguato riscaldamento prima di inizare l’attività sportiva.
Esercitare e rinforzare i muscoli che stabilizzano l’articolazione del ginocchio, in particolar modo il quadricipite ed il vasto mediale.
Utilizzare calzature adeguate
Se avete problemi di postura o dismetria potrebbe essere utile una salutazione ortopedica. Il medico vi prescriverà dei plantari o rialzi per migliorare la vostra stabilità e prevenire il rischio di traumi
Cura e trattamento di una distorsione al ginocchio
Primo intervento: se avete subito una distorsione al ginocchio, dovete immediatamente applicare il protocollo RICE:
Rest: immobilizzare il ginocchio o comunque tenerlo a riposo
Ice: applicare del ghiaccio sull’articolazione
Comprimere il ginocchio, con una benda elastica o un tutore
Elevare l’articolazione mettendola in scarico
In questo modo riuscirete a fermare il sanguinamento responsabile del gonfiore e del dolore locale. Ciascuna applicazione di ghiaccio durerà approssimativamente 15-20 minuti (non oltre) avendo cura di porre un tessuto sottile a protezione della cute.
Dopo la visita il medico potrà prescrivere i classici farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o semplicemente la tachipirina per alleviare ulteriormente il gonfiore e diminuire il dolore.
Il medico può decidere di effettuare un’artrocentesi (aspirazione del versamento articolare), introducendo un ago all’interno della cavità articolare ed aspirando il liquido in essa contenuto. L’aspirazione di sangue aiuta a ridurre il dolore e favorisce la diagnosi.
Utili soprattutto nelle distorsioni importanti sono:
la magnetoterapia per ridurre l’edema osseo che spesso si forma
i condroprotettori per nutrire e rinforzare la cartilagine danneggiata dal trauma
Solitamente le distorsioni al ginocchio sono curate con un trattamento conservativo L’intervento chirurgico è riservato a quei casi in cui residua una importante instabilità articolare.
Il programma di riabilitazione standard prevede il rinforzo della muscolatura della regione anteriore della coscia (quadricipite). Il potenziamento di questi muscoli contribuirà a stabilizzare maggiormente l’articolazione riducendo il rischio di recidive.
Altre terapie fisiche con possibile effetto benefico comprendono gli ultrasuoni, la ionoforesi, la laser e la tecarterapia.
Se il paziente ha subìto una DISTORSIONE al ginocchio di TERZO GRADO (rottura completa dei legamenti) il trattamento sarà chirurgico. il tipo di trattamento dipenderà dal tipo specifico di lesione.
Distorsione del legamento crociato anteriore: una lesione completa difficilmente va in contro a guarigione spontanea a causa della netta separazione e dell’allontanamento dei due capi di lesione.
Il legamento lesionato può essere ricostruito chirurgicamente usando una parte del tendine rotuleo (2 volte più resistente del LCA) o prelevando i tendini del muscolo gracile e semitendinoso (insieme sono 4 volte più resistenti del LCA). L’intervento è solitamente svolto in artroscopia.
In caso di persone sedentarie e/o anziane, non vi è indicazione chirurgica.
Distorsione del legamento crociato posteriore: il trattamento delle lesioni complete del crociato posteriore è piuttosto complicato. Fortunatamente questo tipo di incidente è abbastanza raro (5-10% di tutte le lesioni legamentose gravi del ginocchio). Se se si verifica una lacerazione isolata interna viene spesso tentato un trattamento conservativo, con particolare attenzione al rinforzo del muscolo quadricipite. In caso di avulsione ossea (distacco del piccolo segmento osseo in cui si inserisce il tendine), si procede con l’intervento di ancoraggio chirurgico a cielo aperto tramite vite o sutura. Se il trattamento conservativo fallisce ed è presente instabilità cronica va valutata l’ipotesi di intervento chirurgico di ricostruzione in artroscopia.
Distorsione del legamento collaterale mediale: solitamente viene scelto il trattamento conservativo caratterizzato da immobilizzazione iniziale con tutore, terapia fisica e riabilitazione. Il legamento collaterale mediale tende infatti a cicatrizzare spontaneamente. Durante il periodo di immobilizzazione, nei casi meno gravi, può essere concesso il carico. Talvolta (lesioni di III grado) viene scelto l’intervento chirurgico di suturazione o di rinforzo.
Distorsione associata di LCA e LCM: richiede l’intervento chirurgico di ricostruzione del crociato e (non sempre) riparazione del collaterale mediale.
Distorsione del legamento collaterale laterale: solitamente viene scelto il trattamento conservativo caratterizzato da terapia fisica e riabilitazione. Il legamento collaterale laterale tende infatti a cicatrizzare spontaneamente.
Talvolta (lesioni di III grado) viene scelto l’intervento chirurgico di suturazione o di rinforzo con allotrapianto o con tendine di ischiocrurali.
Dopo ogni intervento chirurgico di riparazione legamento del ginocchio, seguirà una fase riabilitativa caratterizzata dal recupero dell’articolarità, dalla rieducazione funzionale e alla deambulazione e dal rinforzo muscolare. La fase riabilitativa è fondamentale per la buona riuscita dell’intervento e non va mai sottovalutata
Il programma riabilitativo varia in base al trattamento e al tipo di legamento lesionato.
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ciao ho avuto avuto questo infortunio due anni fa ma non l’ho curato però mi si è ripreso e cammino ma ogni tanto mi da leggermente fastidio avvolte fino a farmi male, cosa devo fare ?