La tendinite del tendine rotuleo, comunemente nota come ginocchio del saltatore, è causata da microlesioni al tendine rotuleo, appena sotto la rotula.
Le attività sportive ripetitive come calciare e saltare esercitano una notevole pressione sul tendine e possono causare microstrappi, infiammazione e la graduale insorgenza e peggioramento del dolore.
È necessario un trattamento efficace per evitare che la tendinite rotulea peggiori fino a causare la rottura completa del tendine (evento molto raro).
Il tendine rotuleo è la parte più soggetta a tendinite nel ginocchio. Si trova nella parte frontale del ginocchio, sotto la rotula, e collega il quadricipite all’osso tibiale. Il tendine ha una larghezza di circa 2cm, è estremamente resistente e il suo ruolo è quello di lavorare insieme al muscolo quadricipite per stabilizzare la gamba.
La tendinite del tendine rotuleo si manifesta quando alcuni sforzi eccessivi e ripetuti sollecitano il tendine rotuleo, solitamente durante l’attività sportiva.
Calciare esercita una forza sul tendine che è pari a circa sette volte il peso corporeo della persona.
Saltare è in assoluto l’attività che causa la maggior pressione sul tendine: all’incirca dieci volte il peso corporeo.
Quando si salta, il quadricipite lavora insieme ai polpacci per spingere il corpo verso l’alto.
La stessa cosa succede anche durante l’impatto con il suolo; il quadricipite lavora per stabilizzare la gamba.
Sintomi della tendinite al tendine rotuleo
I sintomi possono apparire lentamente e non essere associati ad una specifica patologia.
Il paziente può avere uno o più dei seguenti sintomi comuni nella tendinite rotulea:
- Dolore al ginocchio nella parte anteriore, sotto la rotula;
- Edema (gonfiore);
- Dolore mentre si salta, corre o cammina;
- Dolore al flettere e stendere la gamba;
- Indolenzimento dietro al ginocchio.
Se non curati, con il passare del tempo e la continua attività, i sintomi della tendinite rotulea possono peggiorare.
Si possono identificare quattro fasi progressive dei sintomi:
- Fase 1: il dolore si presenta solo dopo aver svolto attività, non c’è una funzionalità ridotta.
- Fase 2: il dolore è presente durante l’attività, ma solo all’inizio e dopo il termine dell’allenamento, quando il tendine si raffredda.
Si può svolgere in maniera soddisfacente l’attività fisica o lo sport. - Fase 3: il dolore persiste a lungo durante e dopo l’attività e diventa notevolmente più difficile realizzarla in maniera soddisfacente.
- Fase 4: il tendine rotuleo infiammato è del tutto strappato ed è necessaria un’operazione chirurgica per ripararlo.
I sintomi della tendinite rotulea possono confondersi o essere simili a quelli di altre patologie o disturbi.
Bisogna consultare il proprio medico per una diagnosi.
Esami diagnostici per la tendinite al tendine rotuleo
Esame del ginocchio
I deficit nella contrazione eccentrica (con allungamento del muscolo quadricipite) possono essere valutate clinicamente mediante l’osservazione del salto e del saltello.
L’atterraggio al suolo con le ginocchia tese può essere una strategia che adottano i pazienti che hanno avuto nella loro storia clinica una tendinopatia del rotuleo.
Per identificare deficit significativi dell’anca, del ginocchio e della regione del piede e della caviglia, è necessario un esame completo delle estremità inferiori. Possono essere associati alla tendinite del tendine rotuleo e devono essere valutarti:
- Artropatia,
- Mancanza di forza,
- Allineamento non corretto del piede,
- Rigidità dei muscoli quadricipiti e ischiocrurali (bicipite femorale, muscolo semitendinoso e semimembranoso)
- Ridotta flessione dorsale della caviglia.
L’ecografia del tendine rotuleo non conferma se il dolore è legato alla tendinite, dato che la tendinopatia può essere presente in soggetti che non presentano i sintomi.
Questo esame permette di verificare se il paziente ha una borsite.
La radiografia può escludere l’artrosi, le calcificazioni o altri disturbi delle ossa, ma negli atleti giovani non è l’esame più utile.
La risonanza magnetica può essere utile per valutare tutte le strutture del ginocchio: menischi, legamenti, cartilagine, il corpo adiposo di Hoffa e le ossa.
Può mostrare lesioni, infiammazioni e l’edema osseo.
E’ utile per avere un quadro completo della situazione del ginocchio.
Terapia per la tendinite del ginocchio
Non esagerare – Evitare di sforzare eccessivamente il ginocchio, specialmente saltando. Si consiglia di nuotare se è possibile e se non causa dolore. Alternativamente, per mantenersi allenati si possono allenare maggiormente la parte superiore del corpo e il tronco.
Applicare ghiaccio – Per alleviare il dolore, applicare ghiaccio per 15 minuti più volte al giorno.
Il ghiaccio ha un effetto anestetico, ma non cura la tendinite.
Indossare un tutore – Un tutore rotuleo che avvolge la gamba poco sotto il ginocchio può sostenere il tendine e alleviare il dolore.
Massaggio al ginocchio – Massaggiare la zona può aiutare a ridurre il dolore e facilita la guarigione.
Manipolazione osteopatica – questa terapia manuale permette di rilassare i muscoli contratti, liberare le fasce di tessuto connettivo con aderenze o retrazioni e sbloccare le articolazioni.
Laser terapia – è una terapia fisica con effetto antinfiammatorio.
Onde d’urto – sono utili in caso di calcificazioni all’inserzione del tendini rotuleo.
Prevenzione o riabilitazione per tendinite rotuleo
Allungamento dei quadricipiti e dei muscoli ischiocrurali
Quadricipiti e muscoli ischiocrurali poco flessibili possono causare ulteriore stress al tendine rotuleo. Dei semplici allungamenti di questi muscoli possono prevenire la tendinite e favorirne la guarigione.
Allenamento con contrazioni eccentriche
Questo tipo di contrazioni sono effettuate con il muscolo che si allunga invece di accorciarsi (come avviene normalmente).
Eseguire gli esercizi con la leg extention ma abbassare lentamente il peso dopo averlo sollevato a velocità normale.
In fase di riabilitazione del tendine, si può eseguire l’esercizio senza l’attrezzo ma con l’aiuto di una persona che faccia da resistenza alla gamba che si sta abbassando; si può poi passare agli esercizi con l’attrezzo man mano che la riabilitazione va avanti.
L’azione di abbassare il peso lentamente sollecita il tendine e i muscoli collegato, quindi li rende più resistenti, questo aiuta ad evitare infortuni futuri.
Nota bene: solitamente non si consigliano gli esercizi di leg extention in un normale piano di allenamento: non riproducono nessun movimento reale ed esercitano una torsione eccessiva del ginocchio ma in caso di riabilitazione da tendinite del tendine rotuleo, se realizzati come descritto, possono essere efficaci.
Dr. Massimo Defilippo
Fisioterapista e Osteopata